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Implantologia

L’Implantologia è la branca dell’odontoiatria che prevede l’inserimento di impianti dentali all’interno delle ossa mascellari e mandibolari del paziente, in sostituzione delle radici naturali dei denti. Queste “radici” artificiali, una volta osteointegrate (cioè fissate all’osso che le circonda), vengono utilizzate come ancoraggio per sostenere e/o bloccare le protesi dentali.
Grazie all’impianto dentale è possibile sostituire un dente singolo (corona su impianto), un gruppo di denti ravvicinati (ponte su impianti), oppure stabilizzare una protesi totale superiore o inferiore.

Attualmente gli impianti dentali sono quasi tutti in titanio e presentano forme diverse: cilindrica, filettata, conica ecc.

L’obiettivo da raggiungere dopo l’inserimento di un impianto endosseo è l’osteointegrazione, cioè l’unione fra l’osso e la superficie dell’impianto dentale stesso. Se questo non avviene si ha una fibrointegrazione, e in questo caso fra la superficie implantare e l’osso si interpone del tessuto fibroso (connettivo).
Questo tipo di guarigione, che un tempo era ritenuta corretta e sufficiente a sostenere negli anni il carico di una protesi, oggi non è più considerata valida in quanto aumenta la percentuale di insuccesso dell’impianto dentale nel tempo.


Tipi di implantologia

  • Implantologia two stage
    Questa procedura si svolge in due momenti differenti: durante una prima fase “sommersa”, verrà inserito l’impianto, e successivamente, una volta avvenuta l’osteointegrazione (quindi dopo diversi mesi) si procederà con la seconda fase che consiste nell’applicazione della protesi fissa definitiva.
  • Implantologia one stage
    O a carico immediato, nella quale l’impianto viene inserito e la sua testa viene lasciata emergere dalla gengiva (transmucoso). In questo caso, se le condizioni lo permettono, sarà possibile caricare subito gli impianti con una protesi fissa provvisoria o definitiva, applicando in questo modo il cosiddetto “carico immediato”.
  • Implantologia flapless
    Tecnica chirurgica mini-invasiva che prevede l’inserimento dell’impianto dentale senza la necessità di aprire il lembo gengivale. Non vi saranno dunque sanguinamenti, né la necessità di punti di sutura. Il paziente potrà affrontare l’intervento e il periodo successivo senza troppi disagi.
  • Protesi fissa su 4 e 6 impianti
    Tecnica che consente la riabilitazione di intere arcate dentarie tramite l’inserimento di soli quattro o sei impianti su cui caricare la protesi. Si tratta di una procedura che, nei casi idonei, permette di riabilitare la dentatura in modo sicuro e in breve tempo rispetto ad altre procedure.
  • Implantologia computer guidata
    Procedura che si serve dell’ausilio di software specifici che permettono di pianificare in anteprima lo svolgimento dell’intervento e i punti in cui posizionare gli impianti dentali. Grazie a questa tecnologia sarà possibile creare una dima chirurgica che farà da guida al professionista durante l’operazione.

Studiamo ogni caso nel dettaglio

Ognuna di queste tecniche ha indicazioni e controindicazioni e va scelta a seconda delle molte valutazioni che devono essere fatte in fase diagnostica, ad esempio: 
  • Qualità, quantità e morfologia dell’osso
  • Quantità e qualità della gengiva
  • Condizioni della zona della bocca
  • Necessità del paziente di avere un carico immediato o dilazionato per motivi sociali e di praticità 
Le valutazioni vanno fatte tramite analisi clinica, esami radiografici (ortopantomografie, TAC, radiografie endorali), esami del sangue (quando necessari), valutazione dello stato di salute generale del paziente (anamnesi), modelli di studio in gesso (per valutare l’occlusione).


Un impianto dentale ben osteointegrato presenta delle caratteristiche cliniche che ne garantiscono la buona riuscita e che prendono il nome di criteri di successo, che possono essere riassunti in:
  • Assenza di dolore
  • Assenza di mobilità
  • Assenza di infezione

Fondamentale è la cura

Gli impianti possono durare molto a lungo se viene praticata una manutenzione accurata, da parte del paziente durante l’igiene orale quotidiana, e da parte del professionista durante i regolari controlli.
In caso non venga prestata agli impianti la sufficiente attenzione, anch’essi possono avere dei problemi, come del resto le radici dei denti naturali.

Alcune delle problematiche che possono presentarsi sono:
  • Perimplantite, un’infiammazione delle strutture attorno all’impianto, con conseguente perdita dell’osteointegrazione e a volte dell’impianto dentale stesso.
  • Frattura di alcune componenti protesiche (viti di connessione, corone, ecc.), a causa di traumi o problematiche quali il bruxismo, ossia il digrignamento dei denti in maniera anomala, soprattutto di notte.
  • Frattura dell’impianto dentale stesso per carico protesico eccessivo o scorretto.
 

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